L'ecologia dell'anima, un convegno nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati

L’ecologia dell’anima, un convegno nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Giuseppe Levi Pelloni in collaborazione con il Movimento Europeo Italia, è stata dedicata al rapporto tra Religioni e Scienza, sollecitato dall’opera collettanea curata da Antonella Castelnuovo

Hanno dato il loro contributo al convegno dedicato ai valori ambientali dei monoteismi europei – ebraismo, cristianesimo, islam –  il giornalista e storico Pino Pelloni, la professoressa Antonella Castelnuovo (Università di Siena), Roberto Della Seta (Presidente Fondazione Europa Ecologia), Valdo Spini (Presidente Associazione Istituti Culturali Italiani), Pier Virgilio Dastoli (Presidente del Movimento Europeo), Aldo Winkler (Fisico, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e Fiorella Kostoris (Economista, Università LUISS). Ha inviato un saluto bene augurale Noemi Di Segni (Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane).

Partendo dal presupposto che le odierne società europee sono diventate scenari di convivenze multietniche e multireligiose, ogni percorso civico ed educativo non può prescindere dal riconoscimento delle diverse culture di appartenenza degli individui e dei gruppi che fanno parte della struttura sociale.

Anche l’ambiente, inteso nella sua ampia accezione, rappresenta uno dei fattori fondamentali del tessuto della società ed è opinione condivisa di molti studiosi che la questione della salvaguardia ambientale non può essere considerata soltanto da una prospettiva tecnico-scientifica o economica in quanto riguarda la comunità in tutte le sue articolazioni. Per questa ragione la sua cura non dovrebbe essere scissa dai valori identitari, civili e religiosi, dell’esperienza culturale di ogni gruppo e di ogni individuo.

Il recupero di tali valori nello scenario pubblico italiano ed europeo, nella società ma soprattutto nella scuola, può favorire un migliore atteggiamento verso la cura dell’ambiente, coinvolgendo in modo significativo ogni soggetto a partecipare in attività sociali e progetti legati alla sostenibilità ambientale con i propri valori culturali. Infatti nei testi sacri delle tre religioni monoteiste storicamente presenti in Europa – Ebraismo Cristianesimo e Islam- si può trovare un atteggiamento di comune rispetto nei confronti del creato basato sulla corresponsabilità dell’uomo, la transnazionalità e la solidarietà intergenerazionale.

In tal senso, il recupero della religione come esperienza culturale da mettere dialetticamente a confronto con la sfera delle tematiche civiche e ambientali può favorire il dibattito critico tra i diversi valori religiosi presenti nella società civile, compensando così anche la carenza dell’insegnamento pluralistico della religione all’interno della scuola.

Un confronto multireligioso su temi ambientali, o sulla costruzione di una cittadinanza civica, diventa quindi utile e necessario poiché visioni diverse possono contribuire ad accrescere le conoscenze delle tematiche civico ambientali ma anche delle diverse culture degli alunni tramite il dialogo, il confronto e il rispetto degli altri. Tutto ciò diventa un impegno non solo civile, ma anche etico, politico e educativo.