Il giornalista e scrittore italo-brasiliano: “Dedico questo riconoscimento a Gaetano Scirea”
Il giornalista e scrittore Darwin Pastorin verrà insignito venerdì 13 dicembre, nel corso di una cerimonia che avrà luogo presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto-Camera dei Deputati in Roma, del Premio FiuggiStoria Sport 2019.
Gli organizzatori del Premio hanno pensato di istituire quest’anno per la prima volta una sezione dedicata allo sport per il ruolo chiave che ha sempre rivestito nella storia del Novecento come efficace linguaggio universale e con il potere unico di suscitare grandi emozioni e di risvegliare – come ha scritto Nelson Mandela – “la speranza dove prima c’era solo disperazione”.
La scelta è caduta su Darwin Pastorin perché tra i giornalisti e scrittori che si occupano di sport è tra coloro che hanno sempre saputo conciliare nel migliore dei modi cronaca e cultura, nel solco di un movimento letterario che ha avuto come punti di riferimento alcuni scrittori di punta dell’America Latina (Eduardo Galeano e Osvaldo Soriano su tutti) e tra gli italiani soprattutto Giovanni Arpino. Quest’ultimo, che Pastorin considera il suo maestro, è stato lo scrittore che raccontando il pallone sulle pagine de “La Stampa”, ha contribuito a sdoganare il giornalismo sportivo, portandolo a essere, finalmente e giustamente, letteratura.
Pastorin ha voluto dedicare il premio a Gaetano Scirea, a cui era legato da profonda amicizia, a trent’anni dalla prematura e tragica scomparsa. Al grande campione della Juventus e della Nazionale ha dedicato anche il suo ultimo libro Scirea, il Gentiluomo (Perrone editore). Un testo da cui emerge soprattutto il lato umano del calciatore e che cattura l’interesse del lettore anche perché ci fornisce un limpido affresco del periodo storico in cui Scirea fu tra i maggiori protagonisti (dalla metà degli anni Settanta alla fine degli anni Ottanta), in cui il calciatore non viveva ancora protetto dalle barriere dei procuratori e degli uffici marketing. “Gaetano ha incarnato per me la figura dell’Angelo calciatore” – ha sottolineato Pastorin. “Sono davvero felice di aver conosciuto una persona così, un vero emblema del calcio pulito. Oggi mi piace ricordarlo anche ai più giovani affinché comprendano come sia possibile diventare campioni attraverso l’eleganza, la classe e la purezza.”
Darwin Pastorin è nato a San Paolo del Brasile, figlio di emigranti veronesi, nel 1955. Laureato in Lettere Moderne è giornalista professionista. È stato praticante al Guerin Sportivo, inviato speciale e vicedirettore di Tuttosport, direttore di Tele+ e Stream TV, direttore ai Nuovi Programmi di Sky Sport, direttore di La7 Sport, direttore di Quartarete TV. Ha scritto numerosi libri, l’ultimo: “Gaetano Scirea. Il Gentiluomo” (Giulio Perrone Editore). Ha un blog su Huffington Post.