A Nina Valbousquet il FiuggiStoriaEuropa 2024

A Nina Valbousquet il FiuggiStoriaEuropa 2024

Giunto alla sua quindicesima edizione il Premio, pensato e voluto dallo storico Piero Melograni e promosso dalla Fondazione Giuseppe Levi Pelloni, da sei anni a questa parte contempla, oltre le canoniche sezioni dedicate alla saggistica, alle biografie, al romanzo storico e alla diaristica, anche quella dedicata al lavoro di ricerca agito da storici e ricercatori che hanno rivolto l’attenzione dei loro studi e della loro attività pubblicistica alla Storia italiana ed Europea. Amelie Patriarca, Lutz Klinkhammer, John Foot, Hans-Ulrich Thamer, Peter Englund e Tamar Herzig sono stati i vincitori delle passate edizioni.

Quest’anno il riconoscimento è andato alla studiosa e ricercatrice francese Nina Valbousquet, storica del periodo contemporaneo.

Nel corso della sua carriera accademica, si è occupata delle relazioni tra religione e politica in diversi contesti, in Francia, Italia e Stati Uniti, dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra. Soffermandosi in particolare sulle relazioni tra ebraismo e Chiesa cattolica e sulla storia del fascismo e dell’antisemitismo in chiave transnazionale.

Tra il 2014 e il 2019 ha svolto attività di ricerca negli Stati Uniti. Più recentemente, in qualità di ricercatrice post-dottorale presso l’École Française de Rome dal 2019 al 2023, ha sviluppato nuovi filoni di ricerca sull’assistenza ai profughi ebrei e cattolici dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento.

Fin dalla loro apertura nel marzo del 2020, ha potuto consultare regolarmente gli archivi vaticani relativi al pontificato di Pio XII (1939-1958).

Nel 2020 ha fondato il seminario dell’École dedicato alle nuove ricerche negli archivi Pio XII, che ormai è arrivato alla sua quarta edizione. Ha curato la mostra “Le Chiese e la Shoah”, ospitata dal Memoriale della Shoah di Parigi dal giugno 2022 al febbraio 2023.

A seguito della consultazione degli archivi, ha pubblicato  per le edizioni La Découverte: Les Âmes tièdes: Le Vatican face à la Shoah (Parigi, marzo 2024, la traduzione in italiano è in corso presso le Edizioni Viella). Il libro affronta il tema del Vaticano e della Shoah non solo durante la guerra, ma anche nel secondo dopoguerra, in particolare le questioni della giustizia internazionale, delle reti di esfiltrazione dei nazi-fascisti, e dei campi per profughi. E con un finanziamento della Manchester University e di Yad Vashem a Gerusalemme sta partendo un suo progetto dedicato alle famiglie miste ebraico-cristiane di fronte alle persecuzioni e all’esilio prima, durante e anche dopo la Shoah, con un’attenzione particolare alla loro emigrazione in America latina, negli Stati Uniti e in Palestina-Israele.