In Italia, dove il mondo ebraico può vantare una storia di due millenni, saranno ben 74 le località, che da Nord a Sud, parteciperanno con iniziative e attività alla Giornata Europea della Cultura Ebraica del 18 settembre.
Anticoli, l’odierna Fiuggi, città capofila dell’ebraismo del basso Lazio con il suo antico Ghetto, la Mezuzah di via del Murello (1200 circa) e la Menorah di Via del Macello (1400), è presente con una serie di iniziative culturali promosse dalla Fondazione Levi-Pelloni e dalla ‘Biblioteca della Shoah-Il Novecento’ e le sue storie con l’ausiio tecnico di MediaEventi.
Tema della Giornaata di quest’anno sono le lingue dell’Ebraismo: l’aramaico, l’yiddish degli ashkenaziti, il ladino dei sefarditi, le influenze del greco e del russo, il dialetto giudaico-romanesco contaminato da quello ciociaro. Due le giornate fiuggine per questo appuntamento europeo: sabato 17 (all’uscita da Shabbat, ore 21,30) presso il Villino Besso la storia degli ebrei salvati nel 1943-44 dai proprietari di Villa Littoria (poi Villa Gaia) di Fiuggi raccontata da Fabrizio Caleffi, Giancarlo Germani, Pino Pelloni e Simona Tuliozzi, coadiuvati dagli attori Salvatore Mazza e Paola Schiavuzzi. Domenica 18, presso la Sala consiliare di piazza Trento e Trieste (ore 10,30), il convegno “Preghiera e Poesia nelle Lingue dell’Ebraismo” con Silvio Aman, Fabrizio Caleffi, Lidia Ferrara, Metten Nasr, Giorgio Pacifici e Pino Pelloni; la consegna del Premio Menorah di Anticoli al poeta ebreo sefardita Mette Nasr e la presentazione delle opere di artisti che si sono ispirati al tema delle lingue dell’ebraismo: Il libro d’acqua di Salvatore Giunta, Mutazioni di Antonio Carbone, Lettere in libertà di Lucia Di Micieli e Il rotolo e il libro di Giuseppe Ponzio. Alle ore 17,30, nella Chiesa di San Pietro antistante il Ghetto di Anticoli, concerto d’organo di Elena Domasheva con musiche di Antonio Vivaldi, Sebastian Bach e César Auguste-Jean-Guillaume-Hubert Franck.