Anche Fiuggi tra le oltre ottanta località italiane ha celebrato, domenica 15 settembre e a cura della Fondazione Levi Pelloni, la ventesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica che ha avuto come capofila la città di Parma.
Trentaquattro le nazioni europee partecipanti, quindici le regioni italiane, da nord a sud, presenti con le loro proposte a rendere ogni anno sempre più importante l’edizione italiana che si è distinta in Europa per il proprio modello organizzativo e per la partecipazione attiva e virtuosa tra Comunità ebraiche, enti locali, pro loco e associazioni attive sul territorio.
Il tema scelto quest’anno “I sogni, una scala verso il cielo”, è servito da stimolo per raccontare l’ebraismo da diversi punti di vista: i sogni sono infatti una presenza costante nella storia e nei testi sacri ebraici, a partire dalla Torah (il titolo è un richiamo al famoso episodio della Genesi che ha per protagonista il patriarca Giacobbe), per continuare con il Talmud, con la tradizione mistica, fino ad arrivare a Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, che sull’interpretazione dei sogni fondò le sue innovative terapie per le nevrosi.
Gli appuntamenti di Fiuggi hanno contemplato nella mattinata la visita al Ghetto ebraico di Anticoli con la sua quattrocentesca Menorah di Via del Macello e la ducentesca Mezuzah di via del Murello; nel pomeriggio, nella Chiesa di San Biagio fuori le mura, Luciana Ascarelli e Pino Pelloni hanno incontrato la biblista Emanuela Zurli, autrice del libro Giacobbe in cammino verso Sé e verso l’Altro, a seguire l’organista Elena Domasheva si è esibita in “Sogno di una Nota di fine estate”. A fine manifestazione il vice sindaco di Fiuggi ha consegnato alla professoressa Emanueela Zurli il premio Menorah di Anticoli 2019.
Come ogni anno si è trattato di un importante appuntamento e un’occasione preziosa, questa Giornata Europea della Cultura Ebraica, per scoprire oltre due millenni di storia ebraica del nostro Paese. In Italia è, infatti, presente un patrimonio storico, artistico, architettonico e archeologico di indubbio interesse, che va dalle numerose Sinagoghe ai musei ebraici, dagli ex ghetti e giudecche ai siti archeologici, oltre ovviamente al patrimonio “immateriale”, fatto dell’eredità culturale di grandi rabbini, pensatori e intellettuali che si inseriscono nella tradizione ebraica, di peculiarità liturgiche e rituali, di dialetti e specificità territoriali, di musica, arte e prelibatezze culinarie.